Il mito della governabilità

Governabilità

Il mito della governabilità

di Enrico Carotenuto

Il sonoro pernacchione degli italiani a chi voleva devastare la costituzione è stato un vero toccasana. Ogni tanto è necessario realizzare che “la ggente” non è così brutta come la si dipinge. Fa bene all’anima, da un senso di speranza. E’ la necessaria boccata d’ossigeno. 

Ora però, nel day after, ci ritroviamo le stesse facce in parlamento con sopra lo stesso Presidente della Repubblica: quell’ex giudice costituzionale che ha permesso ad un governo illegittimo di attentare alla costituzione.

Il nostro baluardo dell’imparzialità e della costituzione.

Nel day after si ascoltano cose orribili, dette dai politici, dai partiti e anche dalle persone comuni sui social. 

Mattarella rifiuta le dimissioni di Renzi fino alla firma sulla legge di bilancio (per carità, non si può far aspettare l’Europa, non sia mai…) in nome della governabilità, si prospetta un “governo tecnico” imposto dalla troika, i delusi del SI che blaterano “ecco, ora ve lo meritate questo casino, quando potevamo cambiare per avere una migliore governabilità“, e poi i 5 Stelle, che invece di godersi il trionfo e mantenere intatto un vantaggio elettorale evidente, si danno subito una bella zappata sui piedi e ai loro consensi, dicendo che l’Italicum va bene per le elezioni, solo che bisogna estenderlo anche al Senato. Ovviamente in nome della governabilità. (P.S. L’Italicum NON va bene, è chiaramente incostituzionale in quanto praticamente identico al Porcellum)

E’ questo il dibattito che infuria dal dopo tangentopoli. Andiamo per i venticinque anni che, stringi stringi, non si parla d’altro: la governabilità.

Il sottinteso di tutte le forze politiche è: bisogna fare in modo che chi vada al potere possa fare quello che gli pare senza intralci. Questo quando sono alla maggioranza o in testa ai sondaggi; quando invece sono all’opposizione o devono recuperare nei sondaggi, strillano come oche perchè la maggioranza vuole fare come gli pare.

E’ un quarto di secolo che si cerca di scardinare la costituzione in nome della governabilità, con leggi elettorali, modifiche della carta, giudici costituzionali ad orologeria, ecc.

Allora viene spontaneo chiedersi: “PERCHE’ I PADRI COSTITUENTI HANNO FATTO IN MODO CHE L’ITALIA SIA INGOVERNABILE?

Ce lo si chiede perché non è pensabile che non si rendessero conto di cosa stavano scrivendo. Lo si può pensare di Alfano, o di Verdini, o della Boschi (e lo si vede dalle modifiche che hanno cercato d’introdurre), ma non di Calamandrei&Co.

No. I padri fondatori sapevano esattamente ciò che stavano facendo: SCEGLIEVANO IL MALE MINORE.

Naturalmente non tutti erano completamente consci di ciò che stavano facendo, ma un numero sufficiente, si.

Non come semplice reazione al ventennio fascista. 

Per lo meno, non come semplice reazione al fascismo in se, ma come reazione a quello che c’era dietro, sotto e sopra il fascismo (e al comunismo, all’imperialismo, al colonialismo, ecc.): gli stessi oscuri poteri che sono stati dietro, sotto e sopra la politica della così detta prima repubblica, e alla politica contemporanea nostrana ed internazionale. E che in parte sono dentro ognuno di noi.

Gli egoismi individuali, i nostri lati oscuri, la finanza, il Vaticano, la massoneria internazionale, e tutte quelle forze interiori ed esterne che fanno da necessario ostacolo allo sviluppo delle coscienze, e che diventarono molto visibili ai padri fondatori nel momento in cui riuscirono a scatenare i più grandi massacri della storia dell’uomo: la prima e la seconda guerra mondiale.

Governabilità6Fu questo a far superare le diversità a uomini che magari si erano battuti su lati opposti degli schieramenti politici. Che indusse al rispetto e all’accordo personaggi come Benedetto Croce con altri che magari di mestiere facevano l’avvocato con clienti mafiosi, e che si ritrovavano a fare i padri costituenti per conto degli americani, come Bernardo Mattarella. Uomini che comprendevano che la guerra, quella vera, non era cominciata nel 1939, e di sicuro non era finita nel 1945. Fu questo a fargli vedere che non esisteva ancora un dominio dell’umanità sul suo lato oscuro, e che pertanto il potere andava limitato il più possibile. Andava costretto ad operare il più possibile attraverso il compromesso, secondo l’assioma che un compromesso tra due egoismi è comunque preferibile al prevalere assoluto di uno dei due, e che un compromesso tra 10 milioni di egoismi è di gran lunga migliore al precedente.

E questo compromesso continuo doveva includere più persone possibili. 

Per questo ci sono Camera e Senato fatti così. Per questo c’erano Regioni, Province, Comuni con poteri forti e con soldi a disposizione.

Perché i padri fondatori NON LA VOLEVANO proprio, questa maledetta governabilità. 

Volevano che tutti scendessero a patti con tutti, a costo di perdere tempo e denaro, a costo di includere le richieste dei puzzoni come quelle dei santi.

Perchè il tempo ed il denaro non sono la posta in palio. 

“Forse vale la pena di ricordare che il sistema parlamentare-proporzionale della prima repubblica ha prodotto un riformismo ben più forte ed incisivo di quanto poi non si sia dimostrato capace di fare il sistema politico della seconda repubblica: riforma della media unificata e scolarizzazione di massa, riforma del codice di procedura penale, statuto dei diritti dei lavoratori, legge “erga omnes”, divorzio, istituzione della giustizia amministrativa, nuovo diritto di famiglia, riforma sanitaria, riforma agraria e potremmo continuare a lungo. Tutte riforme che surclassano per qualità, rendimento e durata le “riformicchie” e le controriforme del parlamento della seconda repubblica, senza alcun possibile confronto.”  – Scrive Aldo Giannuli

Governabilità5Non è un caso che l’Italia postbellica abbia dato i suoi frutti migliori, anche economici, nel periodo di maggiori compromessi, e che questi frutti siano cominciati a venire meno nel momento in cui un potere fondamentale, quello di controllo dell’economia, fu tolto dal gioco del compromesso con il divorzio tra Ministero del Tesoro e Banca d’Italia. Da li in poi, grazie a quella leva, sempre meno democrazia: sempre meno compromesso. Da li in poi, un declino in perenne accelerazione. Sono solamente pochi anni che le persone cominciano ad accorgersi di questo declino, e la maggior parte se ne accorge solo per via degli effetti sulle loro tasche, ma pochi lo associano ad altri e peggiori effetti sulle loro vite e sulle loro anime.

E pochissimi tutt’ora comprendono che ciò che stiamo vivendo era esattamente ciò che i padri fondatori SAPEVANO che sarebbe successo, ed era per questo che Calamandrei esortava i giovani a CAPIRLA e a DIFENDERLA questa benedetta costituzione, per questo ci esortava ad essere migliori, perchè avremmo potuto così creare compromessi sempre migliori.  Per questo i toni dei politici di allora erano comunque rispettosi dell’avversario. Non perchè erano più ipocriti, erano ipocriti esattamente come lo sono ora, ma avevano più coscienza del gioco che stavano giocando: l’avevano chiamata Repubblica Italiana.

Ed eccoci qua, due giorni dopo che il 60% degli italiani ha difeso ciò che rimane della costituzione del ’48 (andate a vedere cosa è cambiato, in special modo le modifiche di qualche anno fa al reato di “attentato alla costituzione”), con un Presidente che rifiuta le dimissioni di Renzi in nome della governabilità, con le oche che strillano perchè abbiamo perso l’occasione di essere più governabili, con altre oche che vogliono le elezioni subito, ma con una legge elettorale incostituzionale, in nome della governabilità (non vedono l’ora di poter fare LORO come gli pare), l’Unione Europea che ci bacchetta perchè abbiamo fatto la scelta sbagliata, perchè loro vogliono la governabilità.

Due giorni fa abbiamo difeso il nostro sacrosanto DIRITTO all’ingovernabilità. E’ questo che volevano i padri fondatori: non sudditi, ma CITTADINI. Vogliono fare qualcosa? Devono accontentare talmente tante persone che i provvedimenti, in media, saranno a favore della maggioranza dei cittadini.

Per questo hanno levato di mezzo il voto proporzionale. Faceva schifo perchè era clientelare? SI, ma era mille volte meglio di quello che abbiamo ora, con un maggioritario che non rappresenta più niente e nessuno, se non vaghissimi concetti di vetero-appartenenza e/o tuttingalera-vivalonestà, con una legge elettorale che leva di mezzo le scelte dei cittadini. Almeno prima si poteva scegliere DI CHI essere clienti, e ti dovevano dare qualcosa in cambio, fosse anche un posto da usciere, ma la maggioranza chiedeva diritti e riforme positive, per quello il proporzionale alla fine surclassava la schifezza della seconda repubblica. 

Ora, immaginate dei cittadini che comprendono questa lezione fondamentale dei padri costituenti, che hanno accesso a internet e che quindi possono smentire e diffondere le balle di un consigliere comunale come quelle del Presidente della Repubblica; che mediamente sono fuori dai peggiori influssi delle religioni organizzate, che non fanno parte dei circuiti massonici, che magari fanno il bancario, ma non certo il banchiere. Immaginate che abbiano la possibilità d’influire su comuni che hanno fondi a disposizione, su province che hanno fondi, su regioni che possono mettere in discussione l’operato dello stato, che possono votare in un modo al Senato ed in un altro alla Camera, che i Senatori ed i Deputati debbano mettersi d’accordo tra loro, e tenere in considerazione le richieste di tutto il resto.

Immaginate che significa per chi ha in mano le leve del potere, dover scendere a compromesso con questi cittadini armati dalla rivoluzione tecnologica, e poi chiedetevi come mai sono stati tolti i soldi a comuni, province, ecc, come mai hanno infilato il pareggio di bilancio in costituzione, come mai volevano modificarla ulteriormente per togliere senatori e potere alle Regioni, come mai ci hanno costretto prima al porcellum e poi all’Italicum, come mai si vuole far si che le decisioni vengano prese a Bruxelles da dei nominati.

Come mai vogliono convincerci tutti che la governabilità è essenziale, quando di fatto non lo è? Il Belgio ad esempio è stato senza governo per 30 mesi senza sprofondare al centro della terra.

Perchè ci vogliono “governabili”…

Come mai chiunque governi, la scuola va sempre più a rotoli?

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Quelli che dicono che la costituzione è vecchia non hanno capito nulla. La costituzione è stata fatta da persone che avevano ben chiara in mente la possibilità di un futuro come quello che stiamo vivendo. Queste persone ci hanno dato uno strumento formidabile. Cogliamo l’occasione di accogliere il suo aspetto fondamentale, battiamoci per reintrodurre il reato di attentato alla Costituzione così com’era prima, e per l’applicazione reale e quotidiana di questa carta superba.

Per rimanere meravigliosamente ingovernabili.

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